Del Superior General dels Cistercencs

Comparteixo amb vosaltres una de les coses que segueixen sortint sobre Marcos… aquí la del superior dels cistercencs, Mauro Lepori, que m’ha commogut molt, perquè Marcos i ell es van “impressionar” molt mútuament en conèixer-se… He extret algunes consideracions sobre Marcos, al funeral d’un sacerdot italià que va tenir molta transcendència pel seguiment de milers de persones. Convisc amb el dolor de la seva absència, que no se’n va, sagna diàriament, però ja és “familiar” i m’uneix tant amb ell el Senyor… .

Marcos era present agli Esercizi, l’unic non sacerdot, i el meu aveva molt coppito la seva passione attenta i fervent per Gesù Crist, la bellesa del seu “sì” alla vocazione che iniziava a seguire, dopo la laurea in Fisica. Irradiava una predilezione del Signore, menja Giovanni, il “discepolo che Gesù estimava”, i transmetteva questo senso di predilezione a tutti . Tutte li va testimoniar el seu di lui che risuonano in questi giorni confermà il sentiment che avevo durant gli Esercizi. La sera stessa del giorno in cui avevamo finit gli Esercizi, memòria de la Madonna di Lourdes, Marcos entrava al seminari di Barcellona. Il giorno dopo mi ha escrit un messaggio e-mail, per ringraziarmi, per convidar-me a no més andare in Catalogna senza incontrarci, per prometre mi la seva preguera per il meu ministre. Ma soprattutto, in quest messaggio la meva comunicava una piccola esperança che aveva vissuto la mattina e che lui presentava com a esempio di trasposizione nella sua vita quotidiana vaig donar un punt el seu cue avevo insistit durant gli Esercizi: «Li sue lezioni me in seminari. Digues cop l’afronto amb una prospettiva più positiva; bisogna pregare che continui così. Menja uscendo dalla doccia aquesta mattina, ci només 2 minuti vaig donar acqua calda, i la meva camera è il pol nord. Com sono uscito dalla doccia alle 6:45 del matí amb una prima reazione di rabbia, ma in quel moment el meu son ricordat delle “pazienze” i mi è venuta allà ment aquesta parola, com es Crist stesso me la digués: “Ma non desideravi donar-me la vita? data per donar-me-la?”, i l’ho vissuto amb gust.» (12.02.2015)

«”Ma non desideravi donar-me la vita? I questo non fa part de la forma cheti è data per donar-me-la?”, i ho vissuto amb gust.»
Aquesta frase di Marcos, ara che només dopo nove giorni che l’aveva escrita Gesù ha accolto misteriosament i totalment il dono de la seva vita a cui già consentiva nella banalità quasi ridicola delle circostanze quotidiane, menja una doccia freda, que i la meva aiuta ad averi amb li circostanze un rapporto che transforma il senso, i che el meu converte, alme menja contrizione del cuore per tante, infinite circostanze, tanti incontri, in cui el meu dimentico di vedere i vivere un’occasione per donare la vita a Crist, estima Crist, per lasciare che Crist penyora la mia vita, non in sogno, ma appunto nella realtà carnale della vita. Aquesta frase svela, appunto menja diceva Marcos, il segreto vaig donar una vita piena di gust, non perxé la circostanza sia diversa dóna quello che è, non perxé l’acqua della doccia diventa calda miracolosament, ma perché ogni banale circostanza può della vita nel dono al Signore. Il pensiero di Marcos mi si imposa un po’ menja una “chiave di trasposizione” della vita del sant nella nostra vita. L’eredità del sant che va poder diventare maggior pensa di vita per noi è la testimoniança i el mètode della seva oferta. Non siem chiamati a imitare tutto quello che un sant ha fatto i vissuto. Ma dobbiamo discernere al cuore di tutto quello che un sant ha fatto i vissuto il cuore palpitant de la seva oferta al Signore, quest piccolo o gran si Gesù che in ogni circostanza, banale o tragica, tu xede a bruciapelo: “Ma no la vita? della forma che ti è data per donar-me-la?”. È aquest scatto della libertà in amore a Crist dins la circostanza present l’eredità viva i vivificant del santi che ognuno di noi riceve. È l’eredità vaig donar Crist mort i risorto che ognuno di noi riceve, i che ogni membro vaig donar Crist continua a transmettere.

Mauro Lepori